Studio giapponese: -8,8% se si mangiano 1 o 2 volte a settimana
Mangiare funghi riduce il rischio di avere un tumore alla prostata. A dirlo è uno studio giapponese della Tohoku University che è stato pubblicato sull'International Journal of Cancer. L'analisi è stata condotta su poco più di 36.000 persone tra i 40 e i 79 anni. I risultati del loro consumo regolare sono stati particolarmente significativi tra gli uomini con più di 50 anni e in quelli la cui dieta consisteva principalmente in carne e latticini (con un consumo limitato di frutta e verdura). Tra tutti i partecipanti allo studio, il 3,3% delle persone ha avuto il cancro alla prostata. Ma quelli che consumavano funghi una o due volte a settimana avevano un rischio dell'8% più basso di svilupparlo rispetto a quelli che invece mangiavano funghi meno di una volta alla settimana. "I funghi sono una buona fonte di vitamine, minerali e antiossidanti, in particolare di L-ergotioneina, che si ritiene mitigare lo stress ossidativo", spiega Hu Zhang, autore principale dello studio, che precisa come uno squilibrio cellulare che deriva da cattive scelte dietetiche e di stile di vita può portare a esporre a un'infiammazione cronica responsabile di malattie croniche come il cancro. Il carcinoma della prostata è una delle forme più comuni di cancro che colpisce gli uomini, con oltre 1,2 milioni di nuovi casi diagnosticati in tutto il mondo nel 2018.
fonte: Journal of Cancer
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